Diario di un viaggio autunnale nel Nord-Est degli Stati Uniti

martedì 9 novembre 2010

New York

Dopo la sosta a casa della mia ex compagna di banco e di classe, che non vedevo da 25 anni...rientrato a new york con tutta calma e riconsegnata l'auto, 1600 miglia percorse, cioè 2.575km con 200$ di benzina, cioè circa 143€!!!
Nel pomeriggio interessante e promettente riunione di lavoro, poi salto all'apple store e quindi da Sotheby's per l'asta d'arte contemporanea. Vendite fiacche tranne per la mega coca cola di andy warhol, stimata tra i 20 ed i 25 milioni di dollari e venduta a 31,5 (domani sul mio canale youtube pubblicherò il video che ho girato proprio dutante l'asta, durata quasi dieci minuti). In sala c'era lo stilista Valentino (che poi ho anche incontrato in ascensore, scambiandoci quattro chiacchere generiche) non so se in qualità di acquirente o di collezionista venditore.
Poi sosta dal ristorante sotto casa, dove ormai sono cliente abituale, per - finalmente - un degno (e caro) petto di pollo!! Tra poco a casa a scrivere l'articolo sull'asta per Exibart, domani sera analoga asta da Christies.


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Location:2nd Ave,New York,Stati Uniti

New England: day 10

svegliato nello splendio albergo Wolfeboro Inn (http://www.wolfeboroinn.com) , sul lago Winnipesaoukee nel New Hamshire, dopo la colazione consumata davanti ad uno splendido camino, e sotto ad un'alce imbalsamata, ho fatto un veloce giro di alcune zone limitrofe attorno al lago. Il tempo anche oggi è stato pessimo però ha giocato a mio favore creando un'atmosfera particolare sul lago. Ho fatto splendide fotografie pur se un attimo complicate da realizzare...tipo sdraiato su un molo bagnato o appeso allo stesso molo. Trovati altri spunti interessanti da fotografare, comprese due sedie rosa su un molo di legno...vedrete le foto...ho iniziato il tappone odierno di 260miglia (circa 450km) che mi ha portato nella spettacolare casa della mia ex compagna di banco delle superiori, che non vedevo da...25 anni!!! Da qui sono ad un'ora da NYC e quindi domani si rientra nella grande mela, peraltro di sera ci sarà l'asta Contemporary da Sothebys e dopodomani quella da Christies.
Lunedi 8 novembre 2010, Carmel - NY


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domenica 7 novembre 2010

New England: day 8 e 9

Anche in questo caso, data la stanchezza, unisco i post di due giornate.

Sabato 6 Novembre 2010, Port Clyde - Maine

Alle 10 ho appuntamento con Glenn Libby ai docks di Port Clyde. Lo trovo alle prese con la dismissione della rete dei gamberi per farla riparare. Ne approfitto per un giro della baia sullo Skipper, il peschereccio di Glenn che ovviamente fotografo in ogni aspetto. Molto affascinante, torna in mente il film "la tempesta perfetta", messo in rada lo Skipper, rientriamo con una bagnarola d'alluminio con me preoccupatissimo per l'attrezzatura fotografica...visto che la stessa barchetta era ben zeppa d'acqua...e...leggermente spaccata a prua...diciamo che mi sarei sentito più sicuro nella mia vasca da bagno ;)
Saluto Glenn dandoci appuntamento al pomeriggio. Passo dal general store a ciucciare connessione internet vitale e poi decido di fare un salto a nord fino al tramonto. Riesco ad arrivare a Belfast, sempre nel Maine...anche perché la pillola presa per il mal di mare (non sapevo quanto durasse il giro sullo Skipper)...ha fatto il suo effetto...in pratica mi sono fermato in una stazione di servizio ed ho fatto 45 min di siesta! Devo dire Belfast cittadina molto carina, ovviamente su una baia, ovviamente con ovunque disseminate le trappole per le aragoste. I pescatori le seminano ovunque a terra, dietro le case, nelle aree di servizio etc...ovviamente come deposito...non che le aragoste frequentino di loro volontà le aree di servizio...
Dopo Belfast torno indietro, destinazione Camden dove all' Opera House...ehm ehm...veniva presentato il film "The Fish Belong to the People", un documentario realizzato sui pescatori di Port Clyde, realizzato dalla Midcoast Maine Fishing Heritage Alliance. Devo dire che il filmato mi ha un poco deluso dal punto di vista di regia e montaggio, ha invece un suo importante valore nel raccontare cosa han fatto a Port Clyde (con protagonista proprio Glenn) riuscendo da una parte a salvaguardare il patrimonio generazionale dei pescatori e la piccola flotta di Port Clyde e dall'altra cercando di far business se vogliamo in modo innovativo per il settore. Infatti la MMFHA si muove benissimo sia a livello lobbistico che a livello di marketing. Le iniziative della MMFHA sono supportate da un'altra no profit l'Island Institute che per esempio ha promosso il progetto imprenditoriale cooperativistico di Port Clyde Fresh Catch di Glenn Libby & c. Devo dire si muovono benissimo, anche in collaborazione con alcuni ristoranti della zona.
Finita la proiezione è seguito un dibattito con l'intento di avvicinare sempre più la comunità dei pescatori alla comunità locale.

Domenica 7 Novembre 2010 - Port Clyde

Il ritorno dell'ora legale mi ha regalato un'ora in più di sonno, fatti i bagagli e salutata la mia ospite del B&B Mill Pond House vado in giro sulle penisole accanto a quella di Port Clyde, fino al faro di Pemaquid Point dove, malgrado il vento ed il freddo, mi fermo almeno 90 minuti per far foto...cercando di non precipitare dalla scogliera per trovare una posizione adeguata...peraltro avevo già rischiato di cadere a mare cercando di saltare, con la mia rinomata agilità atletica, a bordo dello Skipper...
Ormai il tramonto arriva prestissimo, alle 16:30 è già buio, quindi decido di far strada verso il lago Winnipesaukee in New Hampshire...ma la vedo brutta per domani visto le previsioni di pioggia in tutta la zona...sigh...

nel frattempo ho già percorso 1250 miglia cioè oltre 2000km ed ho aggiornato la mappa (trovate il link nella colonna a fianco) dell'itinerario fin ora seguito.

Scritto in Wolfeboro, NH

Location:Sewall Rd,Wolfeboro,Stati Uniti

venerdì 5 novembre 2010

New England: day 7

Sveglia di buon ora (almeno secondo i miei standard...) per raggiungere il presidente della Midcoast Maine Fishing Heritage Alliance, Glen Libby, nel piccolo centro di Port Clyde, Maine. Trovo Libby nei docks del paese, posteggio l'auto, lo saluto e dopo 10 minuti mi chiede di seguirlo in ufficio...nel frattempo era salita la marea...e l'acqua arrivava a metà ruote...Libby è socio di un'azienda che si occupa di vender pesce, gamberi ed anche aragoste, sia freschi che da loro surgelati. Mi porta a vedere il piccolo stabilimento, ospitato nei locali che appartenevano ad un allevamento di aragoste ed ostriche, con tutte le vasche e le condutture ancora presenti. Mi affida ad un suo socio più giovane (con un passato di pescatore, per 10 anni, prima di vender la barca lo scorso aprile) che mi fa vedere i grandi frigoriferi usati per conservare il prodotto già sottovuoto, la cella frigorifera per il prodotto fresco, l'enorme bollitore per granchi ed aragoste, il laboratorio di sezionamento e di confezionamento. Salta subito agli occhi la cura dei luoghi sotto il punto di vista del controllo sanitario. Infatti in alcuni ambienti si entra addirittura lavando le suole delle scarpe in una vaschetta con disinfettante. Arriva uno dei loro pescatori con un pickup carico di ceste di granchi, stupendi, molto grandi, dai 10 a 15cm di diametro circa, tutti che si muovo "allegri" nella cesta, tranne due già morti che vengono subito individuati e buttati. I granchi vengono pesati, messi nelle ceste per il bollitore e subito buttati dentro per una ventina di minuti. Questo a parte conferire il classico colore rosso, consente alla loro carne di mantenere il gusto ricercato classico dei granchi...e delle aragoste. Certo la pratica è un attimo barbara...mi han fatto pena...però pensiamo ai polli, alle mucche e...peggio...ai cavalli macellati. Usciti dal bollitore gli vengon subito staccate le chele, poi lavorate in vari modi...anche a colpi di martello...per aprirle. La parte centrale, quella più grande, il corpo del granchio, viene buttata. Lascio lo stabilimento (che per fortuna era dotato di wifi) del Port Clyde Fresh Catch (il sito è la somma delle parole .com) per fare un giro della zona e mi portano dove stanno rioarando delle reti, in un capannone, peraltro mi fan vedere le nuove reti in kevlar, molto più resistenti e leggere di quelle classiche. Si discute anche dei pescatori siciliani e faccio cenno del problema della grandezza delle reti deciso dall'UE. Mi dicono che qui, su base volontaria, hanno allargato le maglie per consentire un'adeguata riproduzione della fauna marina.
Giro quindi il paese, raggiungendo anche il famoso faro collegato a terra da una passerella...ma il tempo è troppo ugioso ed umido...dopo 15 minuti la macchina fotografica ed il cavalletto erano bagnati!! Faccio un poco di foto in giro notando come la marea...che prima aveva intaccato la mia auto, ora è scesa, di ben 5 metri...azz.
ne approfitto per passare dal general store dove effettivamente si trova di tutto, gadget e fotografie della zona incluse.
Questa sera invece andrò a Rockland, un paese qui vicino, sia per fare una lavatrice sia perché mi han detto esserci il gallery walk day, cioè un pomeriggio al mese dedicato alle visite delle varie gallerie d'arte.

Ps: ho aggiornato l'itinerario percorso su google maps

venerdi 5 novembre 2010, Port Clyde, Maine



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Location:Lobster Rd,St George,Stati Uniti

New England: day 6

Oggi giornata segnata dal mal tempo, non ha smesso di piovere un attimo...tranne quando ha nevicato!
Da Leabanon (la mappa non ho potuto aggiornala con l'itinerario odierno) visto il mal tempo ho deciso di non tagliare la parte ovest delle White Mountain ma di arrivarci al centro, a Lincoln, per iniziare da li la rinomata ... highway (non ricordo il nome del capo indiano...) fino a Conwoy. Tra un nubifragio e l'altro sono comunque riuscito a scattare qualche fotografia grazie ai diversi "preservativi" per fotocamere e lenti. arrivato nei pressi di linconl prendo quindi questa rinomata strada che taglia le White Mountains...pochi minuti ed inizia a nevicare, la prima neve della stagione. nevica fortissimo, in 30 minuti c'erano già 20 cm di neve in strada. Ero indeciso se continuare per quella strada ma era l'unico passaggio in zona...poi anche fossi rimasto bloccato ero ben equipaggiato, viveri, coperte, pieno di benzina per il riscaldamento...al massimo fotografavo anche in notturna...
Ad un certo punto ho trovato un piazzale in teoria panoramico...quantomeno al netto della nebbia. Mi son fermato comunque a fare delle fotografie, restando molto soddisfatto del risultato. nel frattempo, efficenza americana, stavano già passando due spazzaneve...ho calorosamente salutato gli autisti anche perché pur essendo il mio fuoristrada equipaggiato con vari dispositivi elettronici per l'ausilio alla guida, è stato necessario ricorrere spesso e volentieri al caro vecchio controsterzo...infatti più avanti ho poi trovato un SUV quasi identico al mio...schiantato contro un albero...le tracce lasciate sulla neve parlavano chiaro...zero pratica di controsterzo.
Passata la bufera di neve...sul mio canale youtube youtube.com/mariobucolo trovate un breve video, passo ad un miglio da uno dei più grandi outlet americani...ma stavano già chiudendo ed io comunque non avevo tempo. Infatti dopo essermi comprato la cena da Subway (lasciando come al solito la commessa sbalordita da non voler nessuna schifezza nel mio panino) inizio la tappa verso Port Clyde nel Maine. Il navigatore dell'ipad mi segnala 210km, 4 ore...gulp...alla fine comunque gli ho fregata 50 minuti...guidando un attimo all'italiana...sperando che nessun sceriffo stesse pronto a beccarmi, visto l'alluvione sotto al quale guidavo. trovo poche cose adrenaliniche come guidare sotto la pioggia e su strade quasi di campagna...divertentissimo...amo infatti la Salerno RC per tutte le varie curve che ci sono. Arrivo quindi al B&B che ho prenotato, a due miglia da Port Clyde...l'unico aperto in zona...ma sorpresa...praticamente sono in culo al mondo, niente internet, niente campo per entrambi i cellulari, zero dati per l'ipad...insomma isolato. chiedo di usare il computer del B&B ed è un ritorno al passato...un vecchio PC, forse addirittura ancora un x86 con una versione preistorica di minchiosoft windows (oddio anche il nuovo Vista è - di fatto - preistorico) a stento caricava gmail...Facebook non sono riuscito a farlo funzionare...troppo vecchio il browser...qualche versione di exploder.
La camera in compenso è carinissima e gigantesca...per non dire del letto...a 6 piazze...
Ovviamente non ho avuto il tempo di fermarmi a cenare e quindi ora mi tocca l'altra metà del panino comprato da subway...un poco triste come cena ma accompagnata dalle letture di alcune riviste sul Maine.
Domani ore 9 briefing con il mio ospite pescatore...vedremo...
Giovedì 4 novembre 2010


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Location:Lobster Rd,St George,Stati Uniti

mercoledì 3 novembre 2010

New England: Day 4 e Day 5

Causa stanchezza di ieri, unisco i post di martedì 2 novembre e mercoledì 3.

Day 4: martedì
Risolti un poco di casotti con l'Italia, visto che lunedì era festivo scatto qualche foto vicino all'albergo (pulito, centrale e carino, il Latchis Hotel di Brattleboro) inizio a percorrere l'itinerario previsto, o meglio una parte perché tra lo splendido tempo e la fotografabilità praticamente di tutto procedo tra un sali e scendi continuato e perpetuo dall'auto. Da Brattleboro arrivo a Wlimington, paesino molto carino da dove parte la rinomata route 100 che percorre le montagne sovrastanti. Mi fermo alla locale camera di commercio che funziona anche da ufficio turistico, dove due gentilissime signore mi aiutano a pianificare un itinerario più o meno interessante...l'interessante per gli americani è relativo...magari a considerare come reperto di alto interesse storico una casetta sperduta, per loro antichissima!!!
La route 100 passa, come scritto, tra le montagne che d'inverno devono essere uno spettacolo. Ovunque segnali di attenzione alle motoslitte, impianti di risalita, chalet favolosi etc. A Mount Snow stavano iniziando a formare le piste con i cannoni sparaneve ed era uno spettacolo vederli in funzione. Seguendo il consiglio delle due signore dell'ufficio turistico, abbandono la 100 (potete seguire il percorso che ho fatto nella mappa di Google, linkata affianco) per la 30 che mi conduce al paesino di Grafton dove oltre ad un ponte coperto trovo ospitalità per un the in una splendida locanda in perfetto stile coloniale The Old Tavern. Davanti ad un bel camino acceso mi riscaldo e beve un the facendo il punto della situazione a livello di itinerario. Attorno a Grafton, le case mi han colpito perché erano tute illuminate con candele ad ogni finestra, sembrava di essere nel paese delle favole. Stasera ho visto la stessa scena anche in altri paesini. Mi sposto quindi a Chester sperando di trovare ristorante ed albergo. Trovo un pseudo pub scozzese dove mangio un pessimo petto di pollo, ma il locale era d'atmosfera. Esco scemo per trovare un albergo che non costi 150$ stante solo B&B...alla fine desisto, mi rendo conto che Brattleboro è a soli 36 miglia e quindi decido di tornare indietro ed andare sul sicuro nell'albergo in cui ero già stato.
La cosa particolare è adeguarsi ai ritmi di questa parte d'america, di fatto comandati dalla luce del sole. Dopo il tramonto tutti questi piccoli paesini diventano deserti, le casa illuminate dall'interno, spesso con candele alle finestre, creano un contesto da fiaba, spesso si vede la chiesa con una illuminazione molto soft. Il silenzio è la colonna sonora di tutto. Immagino questi paesini con la neve, devono essere deliziosi. Quindi cena presto ed a letto...quasi presto...

Day 5: mercoledì 3 novembre
Fatta colazione in albergo decido di esplorare una zona di Brattleboro intravista dalla finestra della mia camera. C'era un ponte niente male, qualche vecchia costruzione industriale da attenzionare ed un museo...però chiuso, peccato, avrei dato volentieri un'occhiata...e magari cercato di prenderli come clienti.
L'idea iniziale era di andare velocemente a nord per arrivare sul lato ovest della White Mountain, nel New Hampshire, e tagliarla. Ho preso quindi l'autostrada ma subito ho notato dei luoghi interessanti, sono quindi uscito per immettermi sulla 5 e su questa spettacolare strada, che corre parallela all'autostrada 91, ci ho lasciato la giornata e 16gbyte di foto (sono già a quota 66gb). Infatti non c'era metro che non valesse una fotografia. La situazione si è fatta molto interessante al tramonto ed in prossimità del fiume che costeggia la 5. Alla fine entravo ed uscivo da tutte le proprietà che davano sul fiume, salutando, chiedendo permesso di entrare e scattare foto dalla riva e giocando con i vari cani che mi venivano incontro. Vari proprietari mi han dato la loro email così da potergli inviare alcuni scatti realizzati.
Dopo il tramonto sosta the e navigazione a Windsor, peraltro ho perso almeno mezz'ora a cercare dei ponti coperti oltre a quello molto bello e lunghissimo proprio di Windsor. Mi sono fermato in un classico localetto americano, in stile art decò, a prendere un the ed a usare la loro connessione wifi per cercare albergo dalle parti di Lebanon, NH. Peraltro ho chiesto a Google di cercare alberghi in zona...e mi ha spedito sugli hotel di Beirut!! Cosa strana di Windsor la presenza di numerosi barbieri e parrucchieri...mah...alcuni paesi americani hanno strane anomalie, a Petersburgh c'erano 20 case...e 10 banche...ma un solo hotel...boh!
Cercando su Google maps per gli alberghi ho visto che vicino a Lebanon c'è una località che si chiama Etna...curioso...se potrò andrò a vedere di cosa si tratta.
Prenoto dopo aver contrattato, in un hotel che dal sito sembra uscito da una cartolina. Effettivamente è molto bello, pulito, con enorme camino all'ingresso...ma è uno dei classici hotel truffa americani. Tutto costruito ex-novo su stile antico...con il prato finto nell'area piscina indoor, i vetri sopra i tavoli per cena e colazione...brrr...poi mi sembra evidente come i veri miliardi se li siano fatti coloro che han venduto moquette e copriletto ai vari hotel...tutti uguali...incredibile!!!
Domani ultima tappa di montagna poi tappa di trasferimento a Port Clyde per alcuni giorni con i pescatori del Maine.

Location:Airport Rd,Hartford,Stati Uniti

lunedì 1 novembre 2010

New England: day 3

Splendida luce questa mattina al risveglio, vado ad aprir la macchina per andare a fare colazione e...sorpresa...non si apre...penso subito all'essermi dimenticato i fari accesi...tento e ritento...nisba...va beh provo ad aprire almeno con la chiave...niente...sembra la chiave sbagliata...invece era l'auto sbagliata...stesso colore della mia e posteggiata dove l'avevo messa prima di andare a cena...che rimbambito.
Un poco di tempo perso a capire che itinerario fare e poi in moto per quanto prefissato.
Torno un attimo indietro, l'hotel...classico motor inn americano aveva una colazione da...blahhhh...quindi sono andato a farla in un localino nel centro...il centro era tutto il paese...anyway...localino caratteristico, tutto in legno...e con un pulcino enorme a darmi il benvenuto...poi ho scoperto che dentro il pulcino c'era una distinta e ben anzianotta signora che aspettava le sue amiche per un breakfast party...subito dopo colazione faccio qualche foto al municipio, classico edificio coloniale. Davanti al municipio due signore imbacuccate...brrr oggi freddino...con i classici cartelli elettorali americani (domani, martedi, ci sono le elezioni di mid term) che salutavano ogni passante e me non appena puntavo la macchina fotografica.
Decido di dedicare la giornata ai ponti coperti, mi sposto quindi leggermente ad ovest in una contea con diversi di questi posti. Lo spostamento non è affatto rapido perché in giro ci sono molti target fotografici e la luce girava bene. Infatti arrivo al primo ponte nel tardo pomeriggio e poi avrò modo di vederne altri tre. Oggi comunque la giornata è stata movimentata da ben due poliziotti...il primo si è accostato mentre avevo appena finito di fotografare un pezzo di strada molto caratteristico...mi ha chiesto perché avessi posteggiato a quel modo...ops...stavo bevendo e mi sono affogato...eh eh solo che poi mi ha seguito per diversi km...solo perché lastrada era senza traverse. Poi sono riuscito a deviare ma nel frattempo avevo perso un bel poco di scene interessanti sigh...poi in serata,uscendo dallo starbucks dove avevo fatto il punto della situazione per l'itinerario e trovato hotel qui a battleequalcosa...un fermo bello e buono...avevo solo i fari di posizione accesi...nulla di grave, spiegato che l'auto era a nolo, occhiata ai documenti e tanti saluti.
In serata tappa di trasferimento da Keene nel new hampshire a battleboro nel vermont. Cosi da esser pronto domani alla prima delle tre tappe di montagna previste.
Carina questa cittadina, con al solito i ristoranti che già alle 21finiscono di servire la cena...che palleeee...quantomeno ho trovato un hotel alcentro e che non sia il solito motel anonimo e triste...oddio...ha qualcosa di shining l'hotel ma non sembra affatto male. Più tardi aggiornerò la mappa conl'itinerario percorso e spero domani di farvi trovare altre foto...spero anche domani non nevichi...o quantomeno cada poca neve...vorrei evitare di Inaugurare la stagione sciistica!!!



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Location:Main St,Brattleboro,Stati Uniti

New England: day 2

Dovrebbero vietare ai fotografi di venire in questi posti. Dopo un'abbondante colazione e dopo aver accompagnato i miei ospiti neworkesi alla stazione, ho ripreso la strada per Gloucester per poi continuare verso Peterborough nel New Hampshire. Inizialmente ho fatto 1miglio in 90 minuti e 120 foto...posti veramente stupendi. Domattina (lunedì pomeriggio per chi mi legge dall'Italia) pubblicherò una prima serie di foto...mi sa che ne pubblicherò solo poche altre perché la conversione è troppo lunga. Saranno pubblicate sulla mia pagina di FB (pagina, non profilo, quindi visibile a tutti...credo), comunque trovate il link qui accanto. Trovate anche il link alla mappa di Google Maps con l'itinerario che di giorno in giorno seguo.
Quindi i posti, stupendi, non solo per i colori stagionali ma proprio per l'architettura delle case, le insenature, i laghetti sparsi e molto altro.
E' iniziato il freddo e si sente...tanto...
Stasera sono giunto a Peterborough, un paese di "montagna" che già alle 18 era desertificato. Poca gente in giro, per lo più bambini per la notte di Halloween. Un solo ristorante aperto...fino alle 20:30, un solo albergo. Beh almeno non ho dovuto cercare in giro e non ho rischiato di dormire in auto o qualche centinaio di miglia fuori dal mio itinerario.
Domani destinazione Route 100 del Vermont e mi sa che beccherò la prima neve. Soggetto principale saranno i ponti coperti, spero di incontrarne almeno una decina.